Quando si prende un taxi, solitamente si presuppone che il taxista conosca le strade e che ci recapiti senza indugio alcuno all’indirizzo richiesto. Qui a Istanbul non funziona in questo modo. Se si prende il taksi (qui si scrive così), bisogna anche spiegare al taksista la strada da percorrere perché spesso non la conosce. E non parlo di località sperdute, di strade contorte o itinerari lontani dal centro. Mi riferisco a piazze e vie centralissime, che per un abitante del luogo è impossibile non aver mai percorso. Faccio qualche esempio. Supponiamo che a Genova un cliente voglia andare in via Venti Settembre, o che a Bergamo chieda di essere portato in via Borgo Palazzo, a Milano in corso Buenos Aires, a Roma in via del Corso… ecco, nessun tassista vi verrebbe mai a chiedere come si fa ad arrivarci. A Istanbul spesso succede il contrario. Anche perché quello del taksista è un lavoro che viene svolto soprattutto dai nuovi arrivati in città.
E la difficoltà qui è doppia per me: non solo perché ancora non conosco le strade, ma anche perché non parlo il turco. Di solito quindi preferisco percorrere dei chilometri a piedi piuttosto che avventurarmi su un taksi… Voi cosa fareste?
I mi comprerei un tom-tom, e farei vedere al tassista il tragitto…
Pero’ penso che anche a NYC la maggior parte dei tassisti e’ immigrata (di soli pakistani, indiani), ma non credo chiedano come arrivarci. Questa nozione dell’ignoranza geografica dei taKSisti e’ davvero incredibile!!
Hai ragione, non è una cattiva idea portarsi dietro un tom tom…
Idem come sopra. Con un I Phone risolvi il problema. Bacioni zia. Meno male che i tuoi sono li’, hai visto che disastro a Genova ??
Baci zia
Io andrei a piedi che fa sempre bene…;-)
🙂
Eh, camminare fa bene, ma insomma in mezzo al traffico, magari brutto tempo o freddino, borse o bimbi…. echecavolo un gps di 4 mano comprarselo no questi taksi? Insomma, aumenterebbero i viaggi no? Buone passeggiate! Sai i viaggi a vuoto che mi sono fatta in Cina tempo fa, del tipo che la guida diceva 30 minuti di macchina per arrivare a destinazione e il taksista locale mi faceva girare 2 ore e mezza anche in autostrada?? ! 😉
E chissa` quanti posti, negozi ed angoli della citta` scopri camminando a piedi…..
Bello il tuo blog e bello anche scambiarsi esperienze di italiane all’estero!
Ciao francesca
Sì, questo è un aspetto positivo dell’andare a piedi. Il problema è che camminare qui a Istanbul è veramente stancante, le strade infatti sono piuttosto impervie…
bicicletta…? :)))))
Pat
E chi ce la fa? E’ troppo faticoso, inoltre per le strade c’è molto traffico. Grazie comunque del suggerimento!!!!
io cerco sempre di evitarli i taxi, temo la fregatura e di non sapermi “difendere”,non che tutti i taxisti siano disonesti, ci mancherebbe! ma purtroppo l’esperienza talvolta si trasforma in pregiudizio
il tom tom mi sembra un’ottima idea
si esatto un bel gps potrebbe risolvere il problema…
ma sei di Genova no? tutto ok dai tuoi? so che sono da te, ma tutto bene?
ps : perché non ci hai detto che hai scritto un libro?
Lo voglio, vado a cercarlo…
ciao!!
Sì, da noi a Genova tutto ok, i miei sono a Istanbul. Grazie.
Allora per prima cosa devi assolutamente imparare il turco, iscriviti a un corso in fretta. I turchi apprezzano chi si sforza di parlare la loro lingua, vedrai che un paio di parole ti semplificheranno la vita. Invece del taxi prendi il dolmus (se abiti a Istanbul sai sicuramente cos’è!) e portati dietro uno smartphone o una cara vecchia cartina per seguire il tragitto. In questo modo comincerai ad orientarti. Anche il tram usato non nelle ore di punta è una buona alternativa! Buona fortuna… e goditi Istanbul che è una città meravigliosa anche se stancante …. io ci ho abitato tanto tempo fa ma ci tornerei subito… Istanbul assomiglia per certi versi a Venezia riesci a scoprire i suoi tesori solo camminando ….
Grazie a tutti per i consigli. Sì, il corso di turco è fondamentale, dovrei cominciarlo fra 10 giorni. Quando prendo il taxi e devo indicare la strada riesco solo a dire di andare diritto perché faccio ancora confusione tra destra e sinistra… E poi imparare le strade per insegnarle ai taxisti…
io, se pare affidabile, mi perderi per la città insieme al taksista 😉
Ad averne il tempo, lezioni di turco ed esplorazioni della città da guadagnare !
qui ho appena sottoscritto ad un programma di car sharing… che testerò proprio oggi.. nonostante la febbriciattola ed il mal di gola
Anche questa mi pare una buona idea 😉
Ma, anche un cellulare con navigatore incorporato andrebbe bene, ma i taxi turchi sono così antiquati che non hanno ancora in dotazione il satellitare?
ehm…io stamperei una cartina di googlemaps con le indicazioni in turco e gliela darei in mano (ma possibile che non abbiano TuttoCitta’, questi taksisti? ;-))
Che poi io sono cosi imbranata che la cartina me la stampo anche per andare in giro qui a Bg – ok, via B.go Palazzo ci so arrivare, ma oggi devo andare in una via strana di Alzano e non son mica tanto sicura….
Ma tutto ciò è pazzesco! Non avevo mai sentito una roba del genere! Io farei esattamente come te. Oppure mi stamperei il percorso da Google maps e lo mostrerei all’autista (forse qualcuno l’ha già detto, ma non ho letto i commenti, sorry!). Troppo laborioso? Si va in bici o auto o piedi o bus! Ma roba da matti… M ricorda ciò che mi hanno raccontato del Giappone: che le vie non hanno nome e quindi non esistono gli indirizzi. Allora si va con “l’edificio sotto al ristorante XY, di fianco al negozio di animali” etc…etc…
Eccoti, sono riuscita a entrare nel tuo blog! Ma che bello!!!! ornerò presto!
Ah, per i tassisti…gioie e dolori, spesso, anche a Milano!!
La gentilezza e l’accoglienza turca SVANISCONO quando il turco è un taksista!!!! Data l’età delle tue bimbe questa esperienza te la sei risparmiata ma avrai notato che scarseggiano molto i passeggini ….. e vivendoci puoi ben capire il perchè!! I marciapiedi sono cosa sconosciuta ai più, i disastri che riesce a fare la pioggia sulle strade fangose sono immaginabili e la folla costante diciamo che rende il cammino di un bipede + un quattroruote abbastaaaaaaanza difficoltoso. Ah dimenticavo la mancanza di scale mobili in parecchie fermate del tram (che comunque è comodissimo se devi andare in qualche zona che è servita da questo fantastico mezzo)…… quindi se ne deduce che le mie visite con 1 prima e 2 bambini/passeggini dopo necessitavano di un taksi per spostamenti vari. Ecco qui alla vista di questi aggeggi da piegare e montare nel portabagagli il taksista turco subiva una metamorfosi tragicomica………..alcuni rifiutavano proprio di farci “allocare” sul proprio trabiccolo giallo!!! Altri lo facevano mooolto malvolentieri perchè ai soldi non è proprio facile dire di no, ma insomma altra nota dolente per me!!! Quanto ai consigli, guarda il tram è utilissimo, in genere pulito e attraversa il traffico cittadino come per magia (ovvio va su rotaie!! ahahha) ma ci sono tantissimi autobus, bisogna solo studiare il percorso più breve e trovare l’autobus corrispondente. A piedi o in bicicletta sono consigli che mi hanno fatto sorridere …… ingenuamente dati da chi non consce la città!!
Beh anche oggi ho detto la mia ……..
sempre in breve !!!!!!!!!
Ciao
Francesca
Mi hai fatto morir dal ridere! Sì, immagino che con un passeggino non si riesca a fare molta strada!
Per quanto riguarda la bicicletta, l’unica che avevamo deciso di portarci da Asmara, quella dell’Insegnante che ha la passione, proprio oggi è stata scaricata dal container giunto a Roma e non sarà recapitata a Istanbul per due motivi: primo perché in casa non c’è abbastanza posto per lei (neanche un balcone), secondo perché tanto dove può andare l’Insegnante con quel mezzo di trasporto????